Il Glera è un vitigno autoctono da cui si ricava il Prosecco Superiore DOCG, coltivato sui colli di Conegliano e Valdobbiadene, fin dall'inizio dell'ottocento. In questa zona, questo vigneto ha trovato il suo ambiente ideale: la giusta natura e composizione dei suoli, colline ben esposte, piogge abbondanti e frequenti, temperature costantemente miti tra Aprile ed Ottobre e marcate escursioni termiche nel periodo della maturazione. È un vitigno a bacca bianca, rustico e vigoroso, con tralci color nocciola e grappoli piuttosto grandi, lunghi e con acini di un bel giallo dorato. Da esso si ricavano con il Metodo Charmat (Spumantizzazione), le versioni "Brut, Extra Dry e Dry" e si riconosce per il suo colore giallo paglierino, per la moderata corposità, per il suo profumo fruttato e floreale. Il vino Prosecco Superiore di Conegliano Valdobbiadene DOCG viene prodotto unicamente nel trevigiano, in una zona delimitata.
Il Merlot è un vitigno a bacca nera, il cui nome deriva dalla particolare predilezione che ha il merlo per i suoi chicchi. È di colore rosso rubino, tendente al granato con l'invecchiamento. Il profumo gradevole caratteristico ricorda quello del mirtillo e del lampone, meno eterogeneo e gradevole se invecchiato. Il sapore è moderatamente asciutto o abboccato, sapido, robusto, di corpo giustamente tannico.
Concorrono alla produzione del vino Cabernet uve provenienti dalle varietà Cabernet Franc, Cabernet Sauvignon o Carmenere, da sole o congiuntamente. Il colore rosso rubino piu' o meno tendente con l'invecchiamento all'arancione, al mattone, al granato lo caratterizza assieme ad un profumo vinoso intenso, erbaceo, gradevole. Dal sapore asciutto, pieno, giustamente acido e tannico.
Vino prodotto dall'omonimo vitigno al quale possono concorrere anche uve differenti, è strutturato ed elegante allo stesso tempo. Lo caratterizza un bel colore giallo paglierino carico con riflessi ramati dati dalla vinificazione a contatto con le bucce. All'olfatto si presenta floreale e fruttato con sensazioni intense di mela e sambuco. Al palato colpiscono le sue note fresche e vellutate di ananas e scorza d'arancio.
Il Pinot nero viene considerato uno dei più nobili tra i vitigni a bacca rossa a livello mondiale, appartiene al gruppo di vitigni “internazionali” di origine francese, ampiamente coltivati in tutto il mondo. L’origine del Pinot nero è la Borgogna, con esso vengono creati alcuni tra i più grandi vini rossi del mondo. Il colore neutro della sua polpa lo rende adatto anche alla vinificazione in bianco.
Il Sangiovese è un vitigno a bacca nera molto diffuso in Italia, coltivato soprattutto nelle regioni come Romagna, Campania e Toscana. Il Sangiovese è classificato in diverse varietà per grandezza del grappolo e degli acini tra cui le due più importanti sono il Sangiovese Grosso e il Sangiovese Piccolo. Il vino che si ottiene dal vitigno Sangiovese è di colore rosso rubino, intenso. Al palato è caldo, fruttato, tannico.
Il vino Verdiso è di colore giallo paglierino, scarico, con riflessi verdognoli. Dalla profumazione tenue, speziata, delicatamente fruttata con caratteristico sentore di verde. Il sapore è secco, vivace, asprigno, con ricordo di mela acerba, di corposità media, con retrogusto leggermente amarognolo. Attualmente il vino Verdiso si presenta nelle versioni tranquillo, frizzante, spumante e passito.
Il Primitivo è un vitigno a bacca nera diffuso nel Sud Italia, si trova soprattutto in Puglia, nella zona di Manduria, il suo territorio d’elezione. Le origini del Primitivo sono incerte, ma si pensa che il vitigno sia di provenienza dalmata e che sia stato portato in Puglia più di 2000 anni fa dal popolo degli Illiri. Il suo nome deriva sicuramente dalla precocità di maturazione delle uve. I suoi acini di colore blu scuro e ricchi di pruina sono estremamente vicini tra loro, il grappolo è molto compatto. Il Primitivo ha un colore rosso rubino intenso, profondo, con sfumature violacee. Il profumo è di frutti rossi, amarena, mora, prugna ma anche note floreali di viola.
Deve il proprio nome al professor Luigi Manzoni che, presso la scuola enologica di Conegliano, ebbe l'intuizione di incrociare i due vitigni, Riesling Renano e Pinot Bianco. Racchiude l'eleganza del pinot bianco e le sfumature aromatiche del Riesling Renano. Dal colore giallo paglierino, questo spumante possiede un profumo fruttato e floreale. Il gusto si rivela aromatico ed elegante, dal gradevole sentore di pesca bianca e mandorla.
Il vitigno Bronner è una varietà di uva bianca creata a metà degli anni ‘70 dal biologo Norbert Becker dell’istituto viticolo di Friburgo (Germania). Ha ottenuto il riconoscimento ufficiale come varietà protetta due anni dopo, e ora viene coltivato in piccole quantità in Germania ,Svizzera e Italia. Nel nostro paese è stato iscritto ufficialmente solo nel 2009. Il Bronner è una varietà dalla forte resistenza ai principali funghi patogeni (come oidio e peronospora) e dotata di caratteristiche qualitative proprie della nobile vite europea. Fa parte delle varietà “PIWI” che sono viti resistenti alle crittogame. Il vino ottenuto da questa varietà è di colore giallo paglierino con riflessi verdognoli, possiede delle ottime qualità enologiche.